UN PO' DI STORIA
Essa, divenuta, col volgere degli anni, metropoli e potente centro, fu fondata, come narra lo storico Tucidide, nel 690 av. C., 63 anni dopo la fondazione di Roma. Tale fondazione avvenne da parte di una colonia di Rodioti e Cretesi, guidati da Antifemo ed Eutimo.
La storia della Sicilia si suole fare iniziare dal secolo XIII a.C. in cui si avvicendarono le varie popolazioni dei Sicani e dei Siculi e poi via via dei Fenici, dei Greci, dei Romani, dei Goti, dei Bizantini, dei Musulmani e dei Normanni.
Mura federiciane |
Golfo di Gela |
Della polis greca ci rimangono antiche testimonianze a conferma del fatto che Gela era anticamente un ricchissimo e prospero centro del bacino del Mediterraneo, anche a livello culturale ed artistico; a Gela nacque ad esempio il grande matematico Euclide, il tiranno Ierone, e qui vi morì il grande poeta greco Eschilo; noto per le sue tragedie, si disse che proprio a Gela passò diverso tempo, e che il suo teatro, non ancora ritrovato, venne scelto da egli stesso in persona per la rappresentazione di alcune sue opere.



Resti di nave greca |
Alle spalle del Museo si trovano i resti dell’acropoli; l’Athenaion, ovvero il tempio dedicato ad Atena, venne messo in luce per la prima volta, dall’archeologo Paolo Orsi, alla fine dell’Ottocento.
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Chiesa Madre |
Chiesa dei Cappuccini |
Sempre del Trecento, è la Chiesa dei Cappuccini con prospetto neogotico; la facciata è del 1944. Mentre del Settecento è la chiesa del Carmine, che custodisce un pregevole crocifisso ligneo del quattrocento, ritenuto dagli abitanti miracoloso.
Chiesa del Rosario |
Su corso Vittorio Emanuele svetta invece la Chiesa del Rosario; costruita tra il Settecento e l’Ottocento, custodisce una terre campanaria decorata con maioliche e tre portali di pregio, gli interni sono di epoca tardo-barocca.
In città si possono inoltre ancora scorgere le vestigia del centro storico federiciano: particolarmente visibili sono infatti le mura, i torrioni e le porte, incastonati tra le abitazioni moderne.
Lago Biviere |
A pochi chilometri dal centro urbano, sorge inoltre il lago Biviere; il suo micro-clima nascosto tra le dune di macchia mediterranea è eccezionale. Diverse sono le specie vegetali, anche rare, che la zona costiera ospita: nel 2007, il Dipartimento di Botanica dell'Università degli Studi di Catania vi ha scoperto una specie vegetale che non esiste in nessun’altra parte del mondo. La Convenzione di Ramsar ha dichiarato il lago Biviere di Gela sito di interesse comunitario; nel 1997 è diventata la Riserva naturale orientata, grazie all’intervento della LIPU.
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